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Il Parco del Pollino e il rafting sul fiume Lao

Una delle mete più frequentate durante tutto l’arco dell’anno è il Parco del Pollino, un sito particolarmente importante sia dal punto di vista geografico, naturalistico e storico, ma anche turistico. È infatti il luogo dove scorre il fiume Lao sul quale è possibile svolgere emozionanti discese di Rafting Fiume Lao. Un’attività particolarmente coinvolgente che richiama tantissimi visitatori e appassionati che possono così scoprire la magniloquente bellezza di questo parco.

Il parco | Rafting Fiume Lao

Parlare del Parco del Pollino significa raccontare la grandiosa storia di un sito naturalistico contrassegnato dalla presenza dei massicci dell’Orsomaro e, appunto, del Pollino. È un parco che si estende per poco meno di duecentomila ettari, spaziando dalla Calabria alla Basilicata e dal Mar Jonio al Mar Tirreno, potendo così vantare una ricchezza paesaggistica e naturalistica davvero straordinaria.

La principale catena montuosa presente all’interno del Parco del Pollino segna il confine tra la regione Calabria e la Basilicata e contempla le vette più alte di tutto il meridione d’Italia. Vette che sono costantemente innevate da novembre a maggio con vette che superano ampiamente i duemila metri di altitudine. Tra queste ricordiamo il Serra Dolcedorme (2268 metri), il Serra del Prete (2181 metri) e il Serra del Ciavole (2127 metri).

Va anche ricordato come il Parco del Pollino è l’area protetta più ampia di tutta Italia, tanto da essere oggetto di numerose iniziative, progetti di ricerca e tutela di tutte le ricchezze qui conservate e ospitate. Meritano una grande considerazione e attenzione la fauna e la flora che trova all’interno del Parco del Pollino il suo habitat naturale.

Dal punto di vista della fauna il Parco del Pollino è dimora abituale del Lupo, del Capriolo, della Lontra (che vive solamente in acque limpide ed è una straordinaria conferma della purezza di questi ambienti), della Volpe, del Riccio, della Lepre, del Ghiro e anche del Driornio calabrese, un roditore di piccole dimensioni attualmente molto raro. Moltissimi sono anche i rapaci avvistati da queste parti come il Falco Pellegrino, il Barbagianni e l’Aquila reale. Ma qui sono di casa anche il Corvo Imperiale, il Cardellino e la Cornacchia.

Sul fronte della vegetazione il Parco del Pollino gode di una condizione ambientale molto ricca che favorisce la presenza di numerose specie di fiori, alberi, piante ed erbe officinali. Si possono ricordare, solo come presentazione, il Pino nero, l’Acero, l’Agrifoglio, il Mirto, l’Alloro, il Lentisco e, ad alta quota, distese di castagneti, carpini e querceti. Il simbolo del parco è però il Pino Ioricato, che cresce molto lentamente e che si adatta perfettamente in tutte le condizioni climatiche. Numerose sono anche le specie floreali come la Viola, le Campanule del Pollino, la Genziana e l’Orchidea sambucina.


Vi abbiamo fatto riferimento all’inizio e meritano una considerazione a parte: i fiumi del Parco del Pollino. Sinni, Coscile, Esaro, il Sarmento, l’Abatemarco e il Lao, Il più noto tra i corsi d’acqua qui presenti. Il Lao è un fiume molto particolare non solamente perché teatro delle celebri discese di rafting. È infatti, di per sé, un corso d’acqua non molto lungo, ma caratterizzato da una costante e abbondante presenza di acqua. Inoltre, quando supera il confine con la Basilicata ed entra in Calabria, si inserisce in una gola molto avvincente che favorisce le attività torrentizie che qui sono frequenti durante tutto l’anno.

Più che visitarlo il Parco del Pollino è un luogo da vivere. È uno spazio enorme dove essere travolti dalla bellezza della natura, quella bellezza incontaminata e spontanea capace di stupire ed emozionare con la sua varietà. È un luogo aperto a tutti, anche ai bambini, che possono qui imparare davvero tante cose, vederle con i loro occhi e scoprire quanto siamo parte di qualcosa di più grande, da ammirare e difendere.

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