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Rafting e non solo sul fiume Lao

Il fiume Lao è noto a livello nazionale e internazionale principalmente per essere un magnifico teatro per le discese di rafting. Durante tutto il corso dell’anno sono tantissimi i turisti e gli appassionati che si recano in questa zona, consapevoli di trovare qualcosa di incredibile. La grandiosità di questo luogo non è data solamente dall’opportunità di svolgere attività torrentizie. La zona del Lao è molto di più. È infatti un fiume che scorre all’interno di un luogo di incredibile valore naturalistico, paesaggistico, culturale e archeologico, che merita di essere scoperto, visitato e raccontato.

L’origine del nome

Il fiume Lao deve il suo nome alla località di Laos, un’antica citta (oggi Marcellina, una frazione di Santa Maria del Cedro a Scalea) che sorgeva proprio sulle sponde di un fiume (il Laus). Questa località sorse successivamente al 510 a.C., quando gli abitanti di Sibari persero la guerra contro Crotone che portò alla distruzione della loro città originaria.

Le caratteristiche

Il Lao è un fiume particolarmente affascinante e interessante non solamente per le diverse attività torrentizie che, come vedremo, ogni anno in qualsiasi stagione richiamano l’attenzione di numerosi appassionati. Questo fiume nasce originariamente in Basilicata, dove però ha il nome di Mercure; prende il nome Lao solamente quando supera il confine con la Calabria quando acquisisce i torrenti Battendiero e Jannello. Questa “fusione” permette al Lao di disporre di quella abbondanti risorse idriche che lo rendono così importante dal punto di vista naturalistico e turistico. Il Lao nasce a oltre 2000 metri di altitudine, nei pressi di un’altura del Massiccio del Pollino (nella zona della provincia di Potenza) e poi procede per un percorso di circa 50km fino a sfociare poi nel Mar Tirreno, nella zona del comune di Scalea.

Oggi deve la sua notorietà principalmente alla presenza costante di una grande quantità di acqua, che rende possibili le discese di rafting e numerose altre attività torrentizie.

Questo identikit perfetto per le attività di rafting e di canoa deriva dalla permeabilità del bacino del fiume Lao, dalla copiosità delle acque (abbondanti durante tutto il corso dell’anno) e, ancora, perché procede all’interno di una valle particolarmente suggestiva e caratterizzata dalla presenza di un percorso che procede serpentino incassato tra le pareti rocciose di questo canyon calabrese. Le gole del fiume Lao fanno parte del Monte Ciagola, un gruppo montuoso facente parte del Massiccio del Pellegrino.

La valle del Lao

Come detto questo fiume non è rilevante solamente per la disponibilità ad accogliere discese di rafting e di canoa, ma anche (e per molti aspetti soprattutto), perché segna il percorso di una valle meravigliosa dal punto di vista naturalistico e storico. All’interno della valle del Lao, infatti, sono stati scoperti preziosissimi ritrovamenti preistorici. Questi sono collocabili nel periodo del Neolitico e sono costituiti principalmente da sepolture e da diversi graffiti, tra cui uno, quello di Bos Primigenius, databile a circa quindicimila anni fa e sito all’interno della Grotta del Romito.

Le attività torrentizie

rafting lao

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Questo tipo di discipline sono molto apprezzate dagli amanti delle emozioni forti che trovano in questo tipo di attività un grande sfogo per le loro passioni. Le discese di rafting, canoa, kayak, eccetera, sono attività di gruppo che oltre all’aspetto emozionale coinvolgono anche quello sociale e di divertimento. Come abbiamo avuto modo di raccontare, organizzare una di queste attività può essere anche l’occasione per conoscere luoghi di rara bellezza di cui siamo spesso ignari della loro esistenza. Quella del fiume Lao è una zona incredibile; apparentemente piccola e nascosta, ma che sa regalare scenari incredibili e permettere di trascorrere intere giornate piacevoli, all’insegna della bellezza naturalistica di uno dei luoghi più incredibili ed emozionanti di tutta Italia.

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