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RAFTING PAPASIDERO ” I borghi più belli della Calabria “

La bellezza di una terra e di una regione, un po’ come per le persone, la comprendi quando scopri ciò che non è così noto, quasi segreto e nascosto da una sorta di pudore; è il caso dei borghi più belli della Calabria, una terra ricchissima di storia, fascino e suggestione che si esalta in questi piccoli centri spesso lontani dalle principali mete turistiche.

Eppure per molti aspetti quella dei borghi più belli è la realtà più pura e caratteristica della Calabria, quella che ha conservato i tratti migliori, quella che non si è allineata con il marketing del turismo per il quale molto spesso le cose sono sempre le stesse anche a centinaia di chilometri di distanza. Qui il territorio presenta il frutto di millenni di storia, dove la tradizione diventa cultura e dove l’attività quotidiana di chi ha vissuto queste terre e queste località ha lasciato ai posteri un tesoro di inestimabile valore da custodire, ma soprattutto vivere.

Sì perché la scoperta dei borghi più belli non è la visita ad un museo, a qualcosa di passato; qui la vita è perfettamente attiva e sa regalare meravigliose storie contemporanee di una preziosa sintesi tra vecchio e nuovo, antico e moderno. Qui le imponenti costruzioni storiche e architettoniche fanno da scenografia al panorama mozzafiato della costa e dell’entroterra calabrese, con una serie infinita di bellezze paesaggistiche e naturalistiche che meritano di essere scoperte e visitate.

Proponiamo quindi una selezione di tre dei borghi più belli della Calabria; è una forzatura ridurre ad un numero così esiguo una ricchezza impressionante, ma è un invito alla scoperta, una sorta di primi indizi di una caccia al tesoro dove il premio è la meraviglia della scoperta di luoghi unici e splendidi dove trascorrere la parte migliore del proprio tempo.

Papasidero, Morano e Laino Castello

Sono questi i borghi più belli della Calabria che abbiamo selezionato: Papasidero, Morano e Laino Castello. Scopriamo il perché.

Papasidero

Si tratta di una località per molti aspetti unica nel suo genere: Papasidero, infatti, si trova all’interno dell’area del Parco Nazionale di Pollino, la seconda più grande d’Italia che custodisce una serie impressionante di esemplari faunistici e floreali di inestimabile valore. Papasidero è per molti aspetti uno di questi, con i suoi resti dei primi esseri umani (l’homo sapiens) e uno dei primissimi esempi di arte preistorica rinvenuta nella roccia. Da qui si può anche trovare alloggio per il rafting Calabria, una delle attività più ricercate grazie alle spettacolari gole del fiume Lao, un corso d’acqua che attraversa completamente questo borgo. Oltre al rafting a Papasidero qui si possono trovare tracce di varie epoche preistoriche e antiche della civiltà umana così come la possibilità di gustare le salsicce e i vini caratteristici di questa terra per gustarne appieno i sapori e la ricchezza.

rafting fiume lao

rafting fiume lao


Morano

Definito come Il presepe del Pollino¸ Morano è un centro situato a 694 metri sopra il livello del mare dove poter visitare il Museo dell’agricoltura e della civiltà contadina che racconta la storia della comunità locale nella definizione del paesaggio agrario. La particolarità di Morano è data inoltre da una maglia urbana molto intricata fatta di torrioni in pietra, contrafforti e un’architettura che sembra rispecchiare quella monumentalità delle montagne circostanti.

Laino Castello

In questo caso, invece, si parla del Borgo fantasma, in quanto abbandonato agli inizi degli anni Ottana e oggi riscoperto grazie alla sua preziosità, soprattutto dal punto di vista storico, ma anche perché si tratta di un borgo completamente immerso nella nebbia. C’è chi crede che questa sia l’antica Lao, ma sicuramente fu una località molto ricca, attiva e potente che deve molto del suo sviluppo anche al fenomeno del monachesimo greco-bizantino, divenendo uno dei principali poli culturali e religiosi della zona. Qui è inoltre possibile trovare un importante castello, uno dei principali dell’Italia meridionale, utilizzato anche da Carlo I d’Angiò che lo rese inespugnabile.

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